Buon Compleanno Luca – Parte prima

Posted: 21 Febbraio 2011

Oggi Luca compie 8 anni. Io torno indietro con la memoria e mi ritrovo in ospedale a Castelfranco, nel primo pomeriggio, mentre inseguo puericultrici, ostetriche, pediatri perché voglio tornare a casa!!!

Ho partorito alle 3.23 del mattino, la prima contrazione l’ho sentita a mezzanotte e mezza, subito dopo un bel bagno caldo. In ospedale ci sono arrivata per un pelo, erano le 2.45, ero già dilatata di 8 cm e la sala travaglio non l’ho nemmeno vista!

In sala parto l’ostetrica mi ha obbligata a tenere il monitoraggio: “No, che non posso toglierlo, signora, è matta? Bisogna tenerlo tutto il tempo” e io, colta alla sprovvista non ho pensato di rispondere che meno di due anni prima, nella stessa stanza, avevo partorito senza il peso di quell’aggeggio sulla schiena… Poi l’arrivo delle spinte e l’ostetrica che mi dice di aspettare “finché finisco di compilare le carte”… e infine il mio “Senta, non me ne frega più niente delle sue carte, io mi siedo e spingo!”.

Prima spinta e le acque si rompono, improvviso calo del battito cardiaco del piccolo “Prepara l’ossigeno! Tranquilla signora è per lei, non per il bambino, spinga forte, ché il bambino è in sofferenza”. Spingo due volte e Luca sguscia fuori senza la minima difficoltà… 3,640 kg e una manina appoggiata alla testa, chissà, forse stava dormendo!

Pianto immediato e poi… si affloscia sulla mano dell’ostetrica. Immediatamente qualcuno recide il cordone, il piccolo passa di mano e in quel momento ricomincia a piangere a pieni polmoni. Ma non me lo lasciano lì, la procedura d’emergenza è avviata e, anche se è evidente che l’emergenza è passata non si torna indietro. E io sono inebetita e non protesto, non chiedo… Quel primo contatto mi mancherà per sempre.

Me lo riporta Andrea, lavato e vestito. Mi sposto in reparto con il parere favorevole della ginecologa alla dimissione in giornata. Luca si attacca subito al seno dove, poco dopo, si addormenta. E dorme. Dorme, dorme per ore di fila. Lo vengono a prendere per metterlo in culla termica e poi mi lasciano lì, 5 ore senza dirmi quando me lo riportano, perché non posso vederlo… “Dormiva così pacifico che ci dispiaceva disturbarlo” è la risposta che ricevo quando finalmente torna tra le mie braccia. Io torno a casa!

Alle 7 di sera sono sotto la mia doccia, in casa c’è il calore e l’atmosfera ovattata che accompagna i primissimi giorni di vita di un bambino… Tabita ha già tenuto in braccio il suo fratellino e io ho capito, vedendoli insieme, quanto assurda è la paura di non poter amare un secondo figlio quanto si ama il primo, quanto è vero che la nascita compie miracoli… l’amore della mamma non si divide mai, si moltiplica per ogni nuova vita che mette al mondo.

Ieri pomeriggio abbiamo festeggiato in famiglia e con qualche amico. La torta aveva la forma di un castello per il mio piccolo cavaliere.

6 Comments

  • Vanna 21 Febbraio 2011 at 22:18

    Tantissimi auguri a Luca!!!!!!!!!!!!
    Tiz, quanto mi ha colpito la frase ‘ Quel primo contatto mi mancherà per sempre.’ è la stessa cosa che provo io con M.
    Un bacione
    Vanna

    PS: ma scusa la torta l’hai fatta tu?? perchè, nel caso, sai, anch’io mi ritrovo con un piccolo cavaliere … mi passi la ricetta vero?????
    ; )

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  • Tiz 22 Febbraio 2011 at 01:23

    Per la ricetta ripassa domani… Credo che farò tutta la settimana sul compleanno di Luca: domani la ricetta della torta, dopodomani idee per una caccia al tesoro!

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  • Andrea Mattiuzzo 22 Febbraio 2011 at 13:25

    Ti voglio bene Sorcetto. Vai per il mondo piccolo grande uomo.

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  • Buon Compleanno Luca – Le torte » My Mei Tai 23 Febbraio 2011 at 15:58

    […] prima torta l’avete già vista nella prima parte di questa “trilogia”. Adesso vi lascio la ricetta e un paio di consigli. Purtroppo, […]

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  • Phoebe 19 Febbraio 2013 at 17:52

    Caspita che storia strana quella di questa nascita (più che altro strano il modo di fare in quel posto…)
    comunque si capisce che tu sai il fatto tuo e hai saputo poi reagire.
    =)
    ciao!

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    • admin 20 Febbraio 2013 at 00:32

      Avrei voluto reagire meglio e prima… per fortuna mi sono intestardita sulla “fuga” dall’ospedale, ma durante il parto non ho fatto granché per farmi valere. Purtroppo ci hanno condizionate a pensare che quando si arriva in ospedale dobbiamo fidarci dei medici senza discussione… in realtà il corpo è nostro e siamo liberi di scegliere: compito di un bravo medico dovrebbe essere quello di darci le informazioni giuste… non di trattarci come se fossimo prigionieri senza diritti.

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